venerdì 29 agosto 2008

IL SANTUARIO DI VICOFORTE







Questa volta ci spostiamo in un altro angolo del Piemonte, nella provincia di Cuneo.

Vicino a Mondovì si trova il Santuario di Vicoforte. Uno dei più importanti monumenti del Piemonte.





Famoso per avere la più grande cupola ad ellissi d’Europa (alta 75 m. e con un perimetro di 250 m.).La cupola è affrescata con il più grande campo pittorico che esiste a tema unico.





Nel 1592 in quel luogo del Piemonte meridionale sorgeva un pilone votivo con un’immagine della Madonna col Bambino. Lo sparo accidentale di un cacciatore aveva scalfito il dipinto, la leggenda racconta che la Madonna sanguinò. Da quel momento iniziarono ad arrivare i primi pellegrini provenienti dal Piemonte e da varie parti d’Europa.

Nel 1596 il Vescovo di Mondovì e Carlo Emanuele I diedero l’avvio alla costruzione del Santuario con l’intenzione di farne una tomba per i Reali di Casa Savoia dedicandolo alla Madonna.

La costruzione terminò nel 1733 opera dell’architetto Ascanio Vitozzi e del piemontese Francesco Gallo.

La copertura in rame che si osserva oggi fu installata solo nel 1985 per evitare il rischio di crolli.

Per maggiori informazioni: www.santuariodivicoforte.com

venerdì 22 agosto 2008

Il Bec Dauphin, Perosa Argentina


Salendo da Perosa verso Sestriere, tra la borgata Brandoneugna e Meano si nota sulla parete di roccia che sovrasta la s. r. 23 un rudere di muraglione:
è quello che rimane della fortezza del Bec Dauphin.

Questo forte venne costruito nel 1597 dal duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Piemonte

domenica 10 agosto 2008

FORTE DI FENESTRELLE: è in Piemonte la fortezza alpina più grande d'Europa.

Il Forte di finestrelle sale dalla statale 23 del Sestriere per 3 Km sul costone del monte Orsiera coprendo un dislivello di 635 metri.

La costruzione della fortezza partì dal punto più alto (Forte delle Valli a 1800 metri di altitudine) nel 1728 per volere di Vittorio Amedeo II. Ci vollero ben 122 anni perché la costruzione venisse completata raggiungendo il punto più basso, vicino all’odierno passaggio della statale (Forte Carlo Alberto dal nome del re che ne ultimò la costruzione nel 1850).

Il forte fu costruito a difesa del nuovo regno dei Savoia dalle incursioni francesi anche se non fu mai coinvolto direttamente nelle battaglie. Fu utilizzato soprattutto come prigione e campo di concentramento.

Nel secondo conflitto mondiale vide alcuni scontri tra i partigiani Piemontesi della Val Chisone e l’esercito tedesco. Venne abbandonato definitivamente dall’esercito italiano sul finire degli anni ’40.

Dagli anni ’90 grazie ad un gruppo di volontari “l’Associazione Progetto San Carlo onlus” la fortificazione della Val Chisone ha visto una rinascita con iniziative culturali e una forte valorizzazione turistica.

Oggi il Forte di Finestrelle è diventato il simbolo della provincia di Torino.

Piemonte

Per informazioni sugli eventi e sulle manifestazioni:

ASSOCIAZIONE PROGETTO SAN CARLO

TEL 0121\83 600

www.fortedifenestrelle.com

info@fortedifenestrelle.com

venerdì 25 luglio 2008

Paste di meliga

Ingredienti

200 g di burro, 200 g di zucchero, 200 g di farina di mais e 3 tuorli d'uovo.

Preparazione

Impastate il burro, lo zucchero, la farina di meliga (di mais) e 3 tuorli d'uovo. Tirate una sfoglia abbastanza spessa e ritagliate dei biscotti rotondi . Mettete in forno di medio calore per circa mezz'ora.

Piemonte

martedì 8 luglio 2008

PRALI: montain-bike, parapendio e altre novità per il divertimento estivo e invernale

Splendido villaggio turistico Piemontese a 75 km da Torino, Prali deriva il suo nome dal termine dialettale pral (prati), ad indicare i numerosi prati da cui è circondato. Si trova all'estremità della Val Germanasca in una vasta conca in cui scorre il torrente Envie, ai piedi delle cime delle Alpi Cozie, che lo separano dal Parco Regionale del Queyras.

Il paese ha saputo mantenere intatta la sua identità d’autentico villaggio alpino cercando di far convivere esigenze turistiche con le peculiarità naturali dell'ambiente.

In occasione dell'evento Olimpico 2006, Prali a riaperto la stagione invernale con l'utilizzo delle due nuove seggiovie 13 Laghi. 4 impianti, due scuole nazionali di sci e una pista di fondo danno origine ad un comprensorio sciistico di alto pregio,caratterizzato da piste di ogni tipo di difficoltà,gran parte a decorso nel bosco e con neve di ottima qualità per tutta la stagione.
I due nuovi impianti costituiscono un rilancio anche per la stagione estiva facilitando l'accesso per gli escursionisti ad una rete in quota di sentieri nella splendida Conca dei 13 Laghi,che si stendono sino al confine del Parco Regionale del Queyras, raggiungendo il Rifugio Lago Verde ed allacciandosi al tracciato GTA di cui Prali è posto tappa.

A giugno del 2007 La Nuova13Laghi, società di gestione del comprensorio sciistico, ha aperto ufficialmente i primi tracciati di discesa riservati alle MTB e alle “bi-ammortizzate” del freeride. Vengono portati alla luce 4 splendidi percorsi sfruttando sentieri inesplorati e per anni soffocati dalle erbacce, già collaudati da due grandi atleti del downhill: l'ex-azzurro Andrea Bugnone e il fratello Marco.
Il tracciato “BLU” che sorge allo sbarco della seggiovia P.Alpet – Bric Rond è destinato a bambini e bikers principianti, alterna curve semplici, piccoli salti e pendenze di lievi difficoltà.Lunghezza 1 km.
Dallo sbarco della seggiovia Malzat- P.Alpet nascono tre tracciati di diverse difficoltà.
Il percorso “Rosso” destinato a bikers esperti si sviluppa sul versante di un vecchio fuori pista “La Nove”.
Il tracciato completamente naturale alterna tratti di discesa veloci ad altri più tecnici ed è ineguagliabile per la bellezza del panorama che offre.Lunghezza 5 km con dislivello di 800 m.
Il percorso “Nero” destinato ad esperti di downhill sfrutta pendenze ed avvallamenti ricavati da rocce,salti e paraboliche naturali. E' stato realizzato un tracciato tecnico ed impegnativo parallelo con piccole varianti che consentono a tutti i bikers di cimentarsi nella discesa.Lunghezza 5 km con dislivello 800 m.

Per il 2008 la società Nuova13Laghi a stipulato un accordo di collaborazione con Kona Bikes, azienda Canadese leader a livello mondiale nella produzione di biciclette.Questa collaborazione porterà sia alla realizzazione di un altro nuovo percorso freeride ,pronto per l'estate 2008 lungo circa 6 km che sfrutterà il tracciato della pista invernale più lunga di tutto il comprensorio, sia all’ammodernamento dei tracciati esistenti secondo gli standard dei Bike Park Kona.Tutto sarà supportato dall’apertura di un noleggio Kona sul territorio in collaborazione con i negozi Onboard e Hiperbiker di Pinerolo.Sul territorio sono presenti poi una miriadi di percorsi di MTB che si snodano dalla pianura pinerolese fino a Prali per gli amanti delle ruote grasse.
Sarà possibile ai bikers fermarsi per una sosta al bar/ristorante self service “La Capannina” a 2230 m in quota, locale disposto su due piani circondato da due splendidi solarium dai quali si può ammirare un suggestivo panorama sulle Alpi.

Situato a 1700 m in un'antica malga troverete invece l'Agriturismo “La Miandette”, vi accoglierà la famiglia Grill in un ambiente cordiale e familiare. La cucina è tradizionale, del territorio, gli ingredienti sono prodotti genuini e soprattutto di propria produzione

Per i più giovani a due passi dalla partenza della seggiovia si trova il Bar/Disco Pub “Mirage”, locale moderno che soddisfa ogni esigenza di gusto e di prezzo.Fiore all’occhiello sono le serate organizzate per il ritrovo di giovani e meno giovani che amano stare insieme per parlare, ascoltare musica e ballare.

Da segnalare il nuovo sito di volo di parapendio voluto dalla Nuova 13 Laghi in collaborazione con il club Ventorelativo con atterraggio ufficiale, 1100 metri di dislivello dal decollo. Questo sito di volo è reso particolare dalla vicinanza tra l'atterraggio, il posteggio auto, la partenza della seggiovia ed il campeggio Lago Verde: tutto nel raggio di 100 metri.Da ricordare che è un grande pendio che permette contemporaneamente l'apertura di diverse vele.

Novità 2008 una parete di roccia sul Cappel D'Envie (2620 m) raggiungibile con soli 10 metri di cammino dall'arrivo della seggiovia.

La Società Nuova 13 Laghi,gestore degli impianti, propone vantaggiose combinazioni di abbonamenti che coprono sia la stagione invernale che quella estiva.

Queste attività turistiche avvengono nel rispetto delle caratteristiche di tipico villaggio rurale che Prali rappresenta, con una particolare attenzione alla sua storia,alla sue tradizioni e alle sua cultura..

Strutture ricettive:

Hotel delle Alpi, situato nel centro paese e vicino alla partenza delle piste, offre ai suoi ospiti una conduzione familiare in un ambiente tranquillo, ideale sia per chi ama una vacanza di relax sia per chi è in cerca di una vacanza sportiva e dinamica.

Agape Centro Ecumenico, la gestione è affidata ad un gruppo di persone che vi risiede tutto l'anno,coadiuvato, nei periodi di apertura,da volontari. Oltre ad offrire un programma ricco di attività per i periodi di vacanza, Agape funziona anche come casa per ferie (96 posti letto).

Residence I Rododendri, si trova in una posizione tranquilla, panoramica e molto soleggiata, a duecento metri dal centro di Prali Ghigo,dove si trovano i negozi ed i principali servizi. Locazioni stagionali,mensili,settimanali.

Inoltre Alloggi agrituristici “ A La Vielo” ,Bed and Breakfast “Miramonti”, Campeggio “Lago Verde”, Ostello per la Gioventù “La Longia”.

Noleggio bici: Onboard Kona Bikes, situato nella piazza principale del paese tel.335/257108 Michele

Scuola MTB New School 24-7, situato nella piazza principale del paese tel. 0121806202


Manuela.

Piemonte

lunedì 7 luglio 2008

CARTON RAPID RACE 2008

Domenica 7 luglio si è svolta a Cesana Torinese la diciottesima edizione della Carton Rapid Race. La gara delle barche di cartone che percorrono un tratto di torrente Ripa.
Anche quest'anno è stato un grande successo di partecipanti e di pubblico nonostante le condizioni metereologiche non perfette.
Un plauso agli organizzatori che, nonostante il numero sempre crescente dei partecipanti, mantengono alto il livello nell'organizzazione delle due giornate che compongono l'evento.
Arrivederci al prossimo anno...
Piemonte

martedì 17 giugno 2008

CARTON RAPID RACE

Il 6 luglio 2008 si terrà , a Cesana, sulle acque della Dora una delle gare più pazze d'Italia. Una competizione in cui le barche sono fatte di cartone e devono percorrere qualche centinaio di metri di fiume.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cartonrapidrace.it

domenica 1 giugno 2008

VITELLO TONNATO

DOSI per 6\8 persone:
Polpa di vitello (girello) kg 1
tonno sott'olio gr 300
acciughe sotto sale n 6
capperi gr 30
uova n 3
vino bianco secco bottiglie n 1
limone
olio d'oliva
aceto bianco
alloro, salvia
sedano
chiodi di garofano
sale.

PROCEDIMENTO:
Mettere in infusione la polpa di vitello con il vino bianco secco unire 2 foglie di alloro, 3 chiodi di garofano qualche foglia di salvia e la gamba di sedano tagliuzzata. La carne dovrà rimanere in infusione per almeno 24 ore durante questo tempo rigirarlo 2 o 3 volte. Porre la carne in una casseruola versarvi sopra filtrandolo il vino bianco dell'infusione e dell'acqua in modo che la carne risulti bene coperta, salare poco, portare a bollore e cuocere il vitello per circa 1 ora poi unire le acciughe deliscate e lavate. proseguire la cottura per altri 30 minuti: il brodo dovrà a 1\2 litro circa. Rassodare le uova cuocendole per 8\10 minuti circa, filtrare il brodo, passare al setaccio le acciughe, il tonno e i tuorli sodi facendone cadere il ricavato in una zuppiera. Aggiungere i capperi finemente tritati, una cucchiaiata di aceto bianco, il succo di limone e circa mezzo bicchiere d'olio d'oliva. Mescolare accuratamente e diluire la salsa con poco brodo. Affettare sottilmente la polpa di vitello che sarà ormai fredda, disporla sul piatto di portata e coprirla con la salsa.
Piemonte

venerdì 30 maggio 2008



Queste sono le immagini del fiume Chisone il 29 maggio 2008 alle 18,30 a San Germano (TO).

ALLUVIONE 2008 VILLAR PELLICE

ALLUVIONE 2008

giovedì 24 aprile 2008

SEIRASS DEL FEN


Il nome deriva dal dialetto Piemontese che significa ricotta. Infatti è ricavato dal siero che resta dopo la produzione del formaggio come la tradizionale ricotta.

I pastori avevano l’esigenza di proteggere il formaggio durante il trasporto a valle e lo avvolgevano nel fieno.

Da qui il nome caratteristico.

Questo latticino si produce soprattutto nelle valli Valdesi della provincia di Torino.

Il Seirass del Fen oggi è un presidio Slow Food e fa parte del paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino.

sabato 19 aprile 2008

Brutti e buoni alle nocciole

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
70 g di nocciole a pezzi
80 g di zucchero
1 albume


PROCEDIMENTO:
Montate l’albume a neve in una casseruola,unite lo zucchero, aggiungete le nocciole e mescolate. Fate cuocere fino a quando l’impasto si staccherà dalle pareti e dal fondo della casseruola. Togliete dal fuoco e formate dei mucchietti grossi come una noce. Cuocete in forno per 40 minuti a 150 °

venerdì 4 aprile 2008

AGNOLOTTI ALLA PIEMONTESE

DOSI PER 6\8 PERSONE
Stufato di manzo g. 350
Arrosto di maiale g. 200
Salsiccia g. 100
Cervella di vitello g. 100
Scarola n. 1 mazzo
Uova n. 3\4
Noce moscata
Parmigiano
Sugo di carne
Burro
Sale

DOSI PER LA PASTA
Farina g. 600
Acqua g. 150
Uova n. 3

PROCEDIMENTO:
Lessare leggermente la salsiccia e la cervella. Lessare anche la scarola, strizzarla e tritarla e insaporirla in sugo di carne e poco burro.
Tritare finemente tutte le qualità di carne e la salsiccia, mettendo poi il ricavato in un recipiente; aggiungendo al scarola, tre o quattro cucchiai di parmigiano, un pizzico di sale, una grattata di noce moscata e uova intere sino ad ottenere un composto di giusta consistenza. Amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti.
Con la farina, le uova e l'acqua preparare la pasta e poi stendere con il mattarello due o tre sfoglie sottili.
Mentre si prepara una sfoglia tenere l'altra pasta ben coperta affinché si mantenga giustamente morbida. Dal ripieno ricavare tante palline grandi come una nocciola e sistemarle su una sfoglia distanziandole fra loro: ricoprire con l'altra sfoglia come si fa normalmente, con le dita premere fra un ripieno e l'altro, quindi con la rotellina dentata, ricavare tanti agnolotti di forma quadrata.

CURIOSITÀ:
La tradizione vuole che questi ravioli siano serviti come piatto in brodo. Si possono però servire anche asciutti, cuocendoli nel brodo anziché nell'acqua salata: irrorarli poi con burro fatto fondere insieme a qualche foglia di salvia spolverizzando gli agnolotti con parmigiano e sottili fettine di tartufo oppure condirli con una salsa al pomodoro o con sugo di carne.

sabato 29 marzo 2008

ZABAIONE

INGREDIENTI
per 4 persone:

Uova n 4
Zucchero n 4 cucchiai
Marsala secco

PROCEDIMENTO:
Rompere i tuorli in una casseruola possibilmente di rame non stagnato. Unire lo zucchero e sbattere a lungo con un frustino finché il composto sarà ben montato e soffice. Aggiungere poi lentamente e sempre mescolando 4 mezzi gusci di marsala secco.
Mettere la casseruola in un recipiente più grande contenente acqua bollente e porre tutto sul fuoco. Far cuocere mescolando continuamente la crema con una piccola frusta.
Quando lo zabaione comincerà ad ispessire gonfiandosi, toglierlo dal fuoco e versarlo subito in una coppa grande o in quattro coppette.
Si accompagna con biscotti secchi, in particolar modo con i savoiardi.

L'origine di questa crema viene fatta risalire a diverse leggende, una delle quali vede protagonista Pasquale De Baylon, un francescano che a Torino nel XVI secolo la ideò quale ricostituente per i malati. Quando il frate venne santificato la ricetta prese il nome di crema di San Baylon poi divenuto Sambayon.

mercoledì 19 marzo 2008

CARNE TRITATA ALL'ALBESE

FACILE

PROCEDIMENTO:
La carne tritata deve essere magrissima e snervata. Il taglio ideale da cui partire è la coscia.
Condire con olio, sale, pepe, succo di limone e aromatizzare con aglio.
L'aglio dovrebbe essere aggiunto in pezzi grossi, dopo aver lasciato a riposo la carne per almeno due ore è consigliabile rimuoverlo. In questo modo rimane solo il profumo dell'aglio e il piatto va bene anche per i palati più"fini".
Dressare la carne su un vassoio e guarnirla con prezzemolo e fette di limone.

domenica 16 marzo 2008

TORINO CITTA' DELLA STORIA E DELLA CUCINA

Per le “madamin” più delicate che non possono sopportare l’odore dell’aglio, a Torino si prepara tuttora la “Salsa Tartufata”, una signorile variante della Bagna Caoda, nella quale si intingono cardi crudi, sedani e anche peperoni. E’ sempre a base di acciughe, olio fine e burro, però al posto dell’aglio si mettono i tartufi bianchi, tagliati sottili. Questa ricetta è stata dettata da Giovanni Vialardi, cuoco della corte sabauda al servizio prima di Carlo Alberto e poi di Vittorio Emanuele II, e autore del “TRATTATO DI CUCINA PASTICCERIA MODERNA E CREDENZA”, pubblicato nel 1854 e considerato il testo classico della cucina Piemontese.

Quasi tutto è cambiato nel turbinare degli avvenimenti e nel mutare dei gusti, ma quel vasto ricettario è rimasto come un simbolo della gastronomia subalpina che non vuol cedere ai ricatti del “già pronto” e della pressapochistica fretta, per mantenere intatta la sua fisionomia, insieme gentile e regale. Difatti la gente Torinese continua a testimoniare la propria aspirazione a vivere col conforto di nobili e saggi ideali anche attraverso la cucina, pur se la “credenza” cioè la tavola apparecchiata, è scesa a più miti consigli e non è più dominata da decine di preparazioni da mettere in “bella vista”.

Però Torino che ha avuto il suo Artusi nel Vialardi e tanti altri cuochi prestigiosi, tiene ancora in auge, per esempio, la rinomata “Fricia”, dalla quale ha preso avvio il fritto misto all’italiana, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Né va dimenticato il capitolo dei dolci, nei quali Torino eccelle, avendo dato all’Europa, Svizzera compresa, la ricetta del cioccolato. Sono ancora tanti i nomignoli gentili corrispondenti ad altrettanti tipi di cioccolatini: “Brut e Bun, Cremini, rumini”.
La pasticceria del centro storico Sabaudo è rimasta la stessa dei tempi di Guido Gozzano, quando veniva accompagnato dal “Latte di Vecchia”, dal “Ratafià di ciliege” o dal “Rosolio di Rose”.

Per quanto riguarda l’accusa di “francesismo” rivolta alla cucina piemontese in genere, va rilevato che Torino si è sempre tenuta fuori dal servilismo delle imitazioni, rifiutando ogni sorta di “barocchismo” e mantenendo soltanto le sue salse tradizionali, create in casa. Ha invece saputo mettere a buon frutto quello scambio continuo di esperienze tra la cucina francese e quella piemontese iniziato fin dal 1046, quando Adelaide, marchesa di Susa, andò sposa a Oddone di Savoia. Tanto per fare un esempio i Torinesi, vanno giustamente fieri dei loro inconfondibili agnolotti, dei loro risotti speciali, piatti sconosciuti in Francia.

Per il ripieno di agnolotti, la ricetta più seguita è quella indicata da Giovanni Operzo, forse il cuoco piemontese contemporaneo di maggiore notorietà che, con i suoi molti seguaci, tiene vivo il blasone di una scuola illustre. Occorrono: carne di vitello e di maiale, rosolata con cipolla, rosmarino, aglio e salvia; inoltre, prosciutto crudo, cervella e lattuga lessata; il composto va tritato e mescolato con uova e formaggio grattugiato, panna e noce moscata. Gli agnolotti o agnellotti si fanno in brodo o si mangiano asciutti cotti ugualmente nel brodo anziché nell’acqua.

E’ importante stabilire che Torino non basa la sua cucina soltanto sullo schema nobiliare, ma ha saputo accogliere tutti i più schietti suggerimenti provenienti dalla borghesia e dal popolo. A quanto sembra, Torino vanta la scoperta dello zabaglione o “Sambajon”, il cui nome deriverebbe da San Giovanni Baylon, protettore dei pasticceri e venerato nella chiesa di San Tommaso.

mercoledì 12 marzo 2008

VALLE GERMANASCA

Da Perosa Argetina verso l'abitato di Pomaretto inizia la Val Germanasca. Le viti del Ramie si arrampicano sui ripidi pendii che circondano questa valle stretta. Il vino è aspro e robusto come gli abitanti che lo producono.

Da Pomaretto la strada si arrampica verso Perrero il capoluogo della valle ..... Subito dopo Perrero si trovano le vecchie miniere della Gianna che un gruppo di giovani ha trasformato in un museo (SCOPRIMINIERA) dedicato a questo faticoso lavoro che una volta rappresentava la principale fonte economica della valle.
Per maggiori informazioni: www.scopriminiera.it

Si arriva infine a Prali il centro turistico della zona. La seggiovia in inverno, permette agli sciatori di raggiungere le piste mentre d'estate trasporta i turisti sulle montagne. In tutte le stagioni si può ammirare un bellissimo panorama.
Per maggiori informazioni: http://www.nuova13laghi.com/

Da Prali partono anche una serie di ameni itinerari a piedi che fanno parte del circuito alpino, dai Tredici Laghi al Lago Verde per poi oltrepassare il confine e arrivare in Francia.

La Val Germanasca è uno dei luoghi di origine e maggiore espansione dei Valdesi con le loro tradizioni.

FINANZIERA ALLA PIEMONTESE

Ingredienti.

per 6 persone
100 gr animelle
50 gr creste e uova di gallo
100 gr fegatini di pollo
150 gr di filoni e cervella di vitello
100 gr funghi freschi
50 gr cetrioli sott'aceto
1 bicchiere di marsala secco o vino rosso secco
Sale e prezzemolo q.b.
80 gr burro



Procedimento.

Pulire accuratamente animelle,filoni,cervella,creste e fegatini . Fare bollire il tutto in acqua salata x 10 min. Circa eccetto i fegatini che si faranno bollire separati,scolare il tutto e lasciare raffreddare.

Tagliare il tutto a dadini unitamente ai cetriolini e funGhi, questi ultimi lessati. In una casseruola fare sciogliere il burro ,unire tutti gli ingredienti ,far cuocere appena e bagnare marsala o vino rosso, con quest'ultimo unire una presa di zucchero ,salare,spolvarare appena di prezzemolo ,lasciare cuocere lentamente per 5\6 minuti.

ZUPPA DEI VALDESI

Ingredienti.


per 6 persone
6 etti grissini
1 etto e 1\5 formaggio da grattare
1 hg burro
1 lt brodo di pollo o manzo
Noce moscata e cannella qb





Procedimento.


Soffriggere i grissini rotti a piccoli pezzi in una terrina di terracotta con 1\2 hg di burro. Aggiungere il formaggio e le spezie. Versare il brodo sui grissini e cuocere x 20 min. Quando il brodo è consumato,aggiungere il burro sciolto ,il formaggio grattugiato,e fare gratinare nel forno per 10 min.






CURIOSITA'




La ricetta originaria era più povera, non esistevano i grissini , al loro posto veniva usato il pane duro, disposto a strati alternati con foglie di cavolo. Per quattro o 5 strati poi si faceva cuocere per 4\5 ore sulla stufa coperto di brodo di pollo. Al termine si aggiungevano le spezie e il burro.


BAGNA CAODA


Ingredienti.

per 6 persone
400 gr olio
150 gr alici
6 spicchi aglio
latte q.b.



Procedimento.

Pulire le acciuge dal sale deliscarle. Pulire l'aglio e metterlo a bollire in un pentolino con il latte.

Quando l'aglio sarà cotto buttare il latte,- questa operazione consente di alleggerire il sapore della salsa -, aggiungere le acciughe e cuocere ancora leggermente il tutto.

Dopo pochi minuti passare con il mulinex e aggiungere, con il fornello al minimo, l'olio e la panna quanto basta a far diventare cremosa la salsa.

La Bagna Caoda deve essere servita calda in tavola possibilmente con gli appositi fornelletti, insieme alle verdure precedentemente nettate e cotte.
Esempi di verdure ce possono essere servite con questa salasa sono:
- il tradizionale Cardo
- le patate lesse
- le cipolle cotte
- i toupin-ambour
- il sedano
- ecc...